lunedì 8 novembre 2021

 



2014 "Mal(e) d'Africa" romanzo - Aracne Editrice
2015 "La Dea Bendata" romanzo - Persiani Editore
2017 "Notturno di Chopin" Kindle-Amazon Edition
2019 "Angiolina Trioglio" - Kindle-Amazon Edition







Bernardino Maria Serenari è nato a Bologna.

Dal padre Mario, profondo studioso di Letteratura e di Filosofia, nonché di Latino e di Greco antico, e dalla mamma Angela Franco, insegnante di Storia dell’Arte e pittrice, ha ereditato fin dai primi anni della sua giovinezza una forte sensibilità artistica ed una vena poetica, che lo hanno ispirato a scrivere romanzi, poesie e racconti.  
Ha frequentato presso l’Università di Firenze la Facoltà di Architettura. Molto appassionato di Musica, lui afferma che l’unica cosa di cui si rammarica, è il non aver potuto studiare al Conservatorio e conseguire il diploma in Pianoforte Classico.
Persona per sua natura carica di ottimismo (egli afferma, convinto, che la caratteristica principale di un Sagittario sia l'essere ottimisti) oggi Bernardino Maria è carico di tanta energia positiva da poter ancora pensare che tutto “il bello” per lui debba ancora venire.

Nel mese di dicembre 2014 ha pubblicato il suo primo romanzo “Mal(e) d’Africa” con la Casa Editrice Aracne di Roma.
Un romanzo che racconta per filo e per segno la Storia di una Famiglia, che lui conosceva molto bene. La narrazione scorre durante tutto il ventesimo secolo, offrendo al lettore una delicata immagine dei vari periodi che lo hanno attraversato e, sullo sfondo, un'affascinante e  misteriosa Africa. 

Ai suoi amici, Serenari aveva promesso che quello sarebbe stato il primo di una serie di Romanzi e Racconti che sarebbero stati pubblicati.
Quella promessa lui l'ha mantenuta. Nel 2015 con la Casa Editrice Persiani di Bologna ha pubblicato "La Dea Bendata" 
Nel mese di aprile 2017 è uscito il suo terzo romanzo "Notturno di Chopin" che l'autore ha autopubblicato con Kindle-Amazon

Nel 2019 il romanzo “Mal(e) d’Africa” viene ripubblicato con il nuovo titolo "Angiolina Trioglio" con Kindle-Amazon

Bernardino Maria Serenari vive e lavora a Pieve di Cento, nella provincia bolognese, e nel tempo libero, lui che vive da single, si dedica al suo cane, ascolta musica, e… scrive!

E' possibile contattare direttamente l'Autore per qualsiasi tipo di informazione 
inviandogli una mail a:

bernardinoserenari@libero.it

giovedì 13 aprile 2017

"Notturno di Chopin" - 2017





Da aprile 2017 è disponibile il terzo romanzo di Bernardino Maria Serenari 
NOTTURNO DI CHOPIN

Si tratta di un'autopubblicazione, completamente curata dall'autore, con Kindle Textbook Creator - Amazon





L'opera è disponibile su AMAZON sia nella versione cartacea (Euro 16.00), che nella versione e-Book (Euro 7.00)

Cliccando sul link sottostante si apre la pagina di Amazon Italia
Puoi ordinare la tua copia, che riceverai in 2 giorni




martedì 11 agosto 2015

"Nulla sarà"



Da 
"Dopo il silenzio, altro"

NULLA  SARA'


Ancora ritorno alla ruota del tempo
e fisso lontano la Luna.
Come vorrei dimenticare
tutti e ogni cosa, 
pur di avere un'immagine chiara!
Da ragazzo sognavo.
Ora mi aggredisce il sapere
che molto è passato
senza lasciare una traccia, 
una macchia, un'idea.
Alla luce del Sole,
quando un'alchimia misteriosa
rende viva ogni cosa,
cammino sobrio
convinto di arrivare alla meta,
non mi spaventa nulla e nessuno.
Poi calato il sipario 
è stasi di tutto 
e mi sento ubriaco.
E neppure la Luna,
quella lontana pallida amica d'un tempo
sa darmi certezza che i sogni
di allora e di oggi
finalmente saranno realtà.
Ahimè, che tristezza!
Nulla era e nulla sarà!


Bologna, 11 gennaio 2006




"La Dea Bendata" - 2015

"LA  DEA  BENDATA"
Persiani Editore





La Dea Bendata è la Fortuna che all’improvviso sceglie di baciare il protagonista Luca, un quarantottenne disoccupato, squattrinato, ma che ha la dignità di saper vivere anche da povero.
La vita di Luca, dopo una vincita al Superenalotto da oltre trenta milioni di euro, viene completamente trasformata. Luca si concede le cose che aveva sempre sognato, tuttavia sente di non essere attratto da quel mondo effimero e così vuoto di valori, che caratterizza normalmente chi possiede così tanto denaro. Attraverso una serie di strane coincidenze e di avvenimenti imprevisti, Luca si dedica ad aiutare chi ha bisogno e questo lo rende appagato e felice.
Durante un suo viaggio in California, conosce il giovane Fabio e di lui si innamora. 
Fabio si trasferisce in Italia a convivere con lui. Si instaura tra loro un ottimo rapporto di coppia, estremamente sano e positivo. Fabio viene coinvolto nelle attività di Luca e collabora con lui in maniera molto costruttiva.
In un momento in cui l’argomento dell’omosessualità è di grande attualità in Italia, e non solo, e proprio per poter dare un forte contributo alla battaglia contro l’omofobia e al riconoscimento dei diritti civili nelle coppie omosessuali e di conseguenza l’istituzione del matrimonio ugualitario (matrimonio gay), la storia raccontata di Luca e di Fabio testimonia quanto un rapporto di coppia omosessuale possa essere assolutamente un rapporto di coppia normale, anzi a volte addirittura migliore, non essendoci rivalità di genere e sopraffazione di ruoli, tra il maschile e il femminile. 
E’ la storia di una coppia speciale, che si rispetta, che vive in armonia, che sa costruire un vero amore, che sa creare una vera famiglia, dopo che loro avranno perfino adottato un bambino.

"La Dea Bendata" vuole essere per il lettore, nell’intento dell’autore, veramente una forte carica di ottimismo e di fiducia, una lezione di vita, un esempio di come, in un mondo così effimero e spesso vuoto di valori, si possa essere davvero persone speciali. 






lunedì 9 febbraio 2015

"Mal(e) d'Africa" - 2014









M A L (e)    D ' A F R I C A
il romanzo di Bernardino Maria Serenari 

Aracne Editrice - Roma









PERCHE' HO SCRITTO MAL(e) D'AFRICA



La storia della famiglia Piavotto, fin da quando ero ragazzo, mi ha sempre molto incuriosito, sia perchè era una storia fortemente legata all'Africa, sia per i tanti avvenimenti che erano accaduti ai componenti di quella famiglia. Una famiglia che mia mamma conosceva bene e quindi io ero affascinato dai suoi racconti... storie a volte tristi e drammatiche, storie a volte mondane...  e poi sempre quell'Africa sullo sfondo, così lontana e diversa, in tutti i suoi aspetti, dal mondo in cui io vivevo... fino a quando anch'io ho potuto vivere un'esperienza africana! Ed allora io stesso ho potuto verificare quanto l'Africa, una volta che la conosci e la vivi, veramente ti entri nelle vene e nel cuore, ti affascini, quasi ti ipnotizzi... Quando rientri dall'Africa non puoi fare a meno di soffrire di Mal d'Africa... ma non è una brutta cosa, anzi!... è un sentimento di malinconia e di nostalgia che è entrato nel tuo DNA e che ti rimarrà per sempre dentro. 
Dai racconti di mia mamma ero comunque stato colpito dal fatto che alcuni componenti di quella famiglia si fossero così tanto arricchiti, tra gli anni '40 e '60, al punto da diventare dei veri "miliardari". Il fatto triste era che contemporaneamente altri di quella stessa famiglia, negli stessi anni, avessero avuto tanti problemi economici e quindi subito tanti guai e dolori... e che i fratelli tanto ricchi non avessero mosso un sol dito per aiutarli! 

Il denaro quanto rovina le famiglie e quanto deteriora i rapporti tra fratelli!

Quando alla fine del secolo, negli anni novanta, venni a sapere che tutte quelle ricchezze erano rimaste nelle mani dell'unica superstite di quella famiglia, che non aveva avuto figli, immaginai che certamente quelle ricchezze le avrebbe ereditate la nipote "povera", che per tutta la vita aveva fatto tanti sacrifici per riuscire comunque a tirare avanti dignitosamente e far crescere e studiare i suoi figli.
Invece tutto quanto si dissolse nel "nulla" dopo una lunga Causa in Tribunale, a seguito di un falso Testamento... Qualcuno ancora era riuscito a portare via tutto ed a lasciare all'erede legittima nulla di più che "un pugno di mosche"!!
Fu a quel punto che in me nacque l'idea di scrivere un Romanzo, che raccontasse quasi un secolo di avvenimenti così incisivi, nel bene e nel male, nella storia della famiglia Piavotto.
Per alcuni anni rimase solo un'idea, poi dopo che venni a conoscenza che era morta anche la nipote che avrebbe dovuto ereditare tutto quanto... la mia idea si è concretizzata... 
L'Africa comunque doveva rimanere nello sfondo di questa storia e pure il Mal d'Africa che io stesso ho dentro di me.... ma i fatti e la triste conclusione hanno trasformato quel Mal d'Africa in Male d'Africa... 
E' per questo che ho deciso di intitolare il mio Romanzo Mal(e) d'Africa... ovvero un'unica espressione che racchiude sia il positivo che il negativo, sia il bene che il male... che l'Africa ha prodotto in quasi un secolo, all'interno della famiglia Piavotto.






LA TRAMA DEL ROMANZO "Mal(e) d'Africa"


I fratelli Piavotto nel 1926 partono da Racconigi per l’Africa e vanno a fare i coloni in Somalia. 
Prima la crisi del 1929 e poi il dramma di Ceti, dopo finalmente i guadagni. 
Producendo e commerciando banane tra il ’40 e il ’65 qualcuno di quella famiglia si arricchisce e diventa “miliardario” mentre altri in Italia si ritrovano in un mare di guai economici. 
Per aiutarli i fratelli ricchi non fanno nulla, neppure quando nei momenti più drammatici loro li supplicano di farlo. 
Tutte quelle ricchezze alla fine del secolo rimangono all’ultima della famiglia Piavotto, la più giovane di sette fratelli, senza figli, che vive a Torino nel lusso. 
Lei decide di lasciare tutto alla nipote “povera”, ma dopo la sua morte viene registrato un testamento che destina tutto quanto al marito. 
Quel testamento risulterà falso, ma per annullarlo il Tribunale impiegherà dieci anni stabilendo alla fine che l’eredità spetti solo ai nipoti legittimi. Però tutto sarà scomparso. 
Gli eredi si ritrovano con in mano solo un "pugno di mosche". Qualcuno ancora una volta è riuscito ad impossessarsi di quell'immenso capitale e a farlo sparire! Chi potrà essere stato?
Il racconto ti tutto quanto è accaduto in quasi ottant’anni è pieno di episodi allegri, drammatici, tristi, dolorosi e a volte estremamente mondani. Lutti, malattie, tradimenti coniugali, divorzi, tentativi di suicidio, e forse un rapporto quasi incestuoso tra un padre e sua figlia adottiva. 
Nel finale il racconto si tinge quasi di “giallo”: chi ha fatto il “colpo” da venti miliardi di Lire?
La nipote Gigliola, la vera protagonista del Romanzo, muore nel 2010, senza la soddisfazione di aver visto restituito il prestito che nel lontano 1926 suo padre aveva fatto ai cognati. Tuttavia la sua vita si conclude con grande dignità, malgrado la tanta miseria sofferta e i sacrifici spesi per mantenere la famiglia e crescere bene i suoi figli.
Una bella immagine di donna, di figlia, di moglie... un esempio per tutti!









------------------------------------------------------------------------------------------------------------



LA  DEA  BENDATA

romanzo di Bernardino Maria Serenari

pubblicato a dicembre 2015

Prefazione dell'Autore al romanzo



Dopo un anno dalla pubblicazione di “Male(e) d’Africa” ho proposto ai Lettori questo mio nuovo lavoro.
Sostanzialmente diverso dal precedente, potrei comunque definire “La Dea Bendata” il rovescio della medaglia di “Mal(e) d’Africa”. In entrambi i romanzi è il denaro che provoca gli avvenimenti e che condiziona i personaggi. Tanto, tantissimo denaro. Ma se in “Mal(e) d’Africa” crea arroganza e potere, e una grande indifferenza verso chi ha bisogno e chi soffre perché non ne dispone, in “La Dea Bendata” il denaro è occasione per aiutare e poter fare agli altri del bene.
Partendo da una situazione quasi paradossale, quale l’improvvisa vincita al gioco di un’ingentissima somma di denaro (cosa assolutamente improbabile che possa accadere, ma non impossibile!) il racconto porta il protagonista Luca, attraverso una serie di imprevedibili avvenimenti, ad occuparsi di persone meno fortunate di lui, che stanno passando momenti difficili, sia economici che esistenziali.
Luca è omosessuale e durante un viaggio negli Stati Uniti conosce il giovane Fabio, di cui si innamora. Fabio si trasferisce in Italia a convivere con Luca. Si instaura tra loro un rapporto di coppia estremamente sano e positivo. Fabio viene coinvolto nelle attività assistenziali di Luca e collabora con lui in maniera molto costruttiva.
Ho volutamente desiderato inserire nel mio romanzo il tema dell’omosessualità, vista la grande attualità dell’argomento in questo momento in Italia, e non solo.
Ho voluto farlo, proprio per poter dare un forte contributo alla battaglia contro l’omofobia, e al riconoscimento dei diritti civili nelle coppie omosessuali e di conseguenza l’istituzione del matrimonio ugualitario (matrimonio gay), testimoniando quanto un rapporto di coppia omosessuale possa essere assolutamente un rapporto di coppia normale, anzi a volte addirittura migliore, non essendoci rivalità di genere e sopraffazione di ruoli, tra il maschile e il femminile.
La storia raccontata, densa di momenti fortemente intrisi di passione, sentimento e sensibilità umana, vuole essere la dimostrazione di quanto sia possibile, attraverso la volontà e l’impegno, dare una carica di positività alla nostra vita.


Una soffiata di ottimismo, in un momento storico e culturale che, al contrario, ci riempie di ansie e paure.